Supplementare con razionalità: Withania somnifera
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29 Ottobre 2020Come già sottolineato in un precedente articolo ("Che impatti può avere il microbiota sulla performance di un atleta?") e al fronte dei continui report scientifici sull’argomento, il microbiota umano può essere considerato un importante fattore nella salute e benessere dell’individuo. Nello stesso articolo abbiamo riportato alcune osservazioni sulle interazioni microbiota-individuo durante l’esercizio fisico.
Questa volta, andremo ad analizzare più nel dettaglio il possibile ruolo di una supplementazione di probiotici nell’atleta con un focus principale su promozione della salute e performance.
Cosa si intende con il termine probiotici? Vengono indicati preparazioni (capsule, polvere o alimenti ad esempio) contenenti microrganismi vivi in quantità adeguate, in grado di produrre un effetto benefico per la salute dell’individuo. I batteri lattici possono essere considerati i maggiori rappresentanti di tali supplementi.
Sport e attività fisica rappresentano scenari che ad oggi risultano ancora poco approfonditi sull’argomento. È compito dello staff medico di un atleta, individuare quei contesti e situazioni che possono risultare critici e in cui una supplementazione potrebbe apportare benefici.
L’attività fisica, specie se di lunga durata ed elevata intensità può indurre cambiamenti e danni a livello delle muscose intestinali e oro-faringee con conseguenze quali nausea, gonfiore, crampi e dolori addominali (nel primo caso) e incremento delle possibili infezioni e/o infiammazioni oro-faringee (nel secondo). Queste condizioni possono compromettere in maniera profonda competizione/allenamento o periodi della stagione dell’atleta (Leggi l'articolo: "Che impatti può avere il microbiota sulla performance di un atleta?"). Un’attenta programmazione sotto il punto di vista nutrizionale, incluse strategie di supplementazione possono migliorare e costituire modelli preventivi e/o riabilitativi da questo tipo di situazioni.
Una supplementazione di probiotici può per tanto avere due principali target:
Migliorare la salute gastro-intestinale dell’atleta e promuovere in conseguenza un miglioramento dei processi digestivi e assorbimento dei nutrienti derivanti dalla dieta. È chiaro che, a monte, il regime nutrizionale dell’atleta dovrà essere sviluppato e ottimizzato per promuovere il massimo sviluppo della performance.
Prevenire o contrastare processi infiammatori a carico delle mucose intestinali ed oro-faringee, andando a ridurre il rischio di URTI (infiammazioni del tratto respiratorio superiore) e di discomfort intestinale pre-, post- e durante allenamenti e/o competizioni.
Tali aspetti assumeranno un significato più importante nei momenti chiave che un atleta o un individuo fisicamente attivo dovrà affrontare durante la stagione come ad esempio un cambio nel regime alimentare, un aumento repentino dei carichi (intensità) e volumi di allenamento, prima (almeno 14 giorni) di affrontare lunghi viaggi in ottica competizioni o in previsione di allenamenti in quota, in generale durante periodi di forte stress (condizioni atmosferiche, infortuni, fattori psicologici o fattori che possano alterare equilibrio psico-fisico).
I dati a disposizione sono purtroppo ancora insufficienti per supportare in maniera completa ed indicare accuratamente modalità e casi-specifici per il quale una supplementazione di probiotici possa migliorare in maniera significativa stato di salute e performance dell’atleta. Tuttavia, i report ad oggi disponibili suggeriscono più di un aspetto da considerarsi promettente e sufficiente per poterne valutare l’utilizzo una volta considerate le specificità legate al soggetto ed al contesto.
Referenze
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Sivamaruthi, B. S., Kesika, P., & Chaiyasut, C. (2019). Effect of Probiotics Supplementations on Health Status of Athletes. International journal of environmental research and public health, 16(22), 4469.
Nichols, A. W. (2007). Probiotics and athletic performance: a systematic review. Current sports medicine reports, 6(4), 269-273.